Trattamento superficiale
La pulizia delle superfici degli impianti è un’operazione piuttosto delicata. I detergenti utilizzati, anche se molto puri, possono lasciare tracce sulla superficie sottostante. Può capitare che le poche impurità presenti “o le molecole stesse del detergente” si combinino con i costituenti della superficie, specialmente nel caso di materiali reattivi come i metalli. Pertanto lo strumento di pulizia ideale dovrebbe essere chimicamente non in grado di reagire con il materiale del dispositivo e, allo stesso tempo, realizzare un’efficace azione nella rimozione dei contaminanti presenti. Attualmente il plasma di Argon è risultato essere tale.
Doppia acidificazione
Avvalendosi di ricercatori internazionali con comprovata esperienza nei processi di trattamento delle superfici implantari, Profile1 ha messo a punto un esclusivo trattamento di doppia acidificazione, in grado di ottenere una superficie a morfologia controllata. Tale trattamento mira ad ottenere, per sottrazione, una superficie implantare con una micro-rugosità controllata e costante di 2 micron, generando il massimo numero di picchi crestali. Ciò favorisce l’ancoraggio cellulare iniziale degli osteoblasti e quindi l’integrazione con il tessuto osseo, abbreviando i tempi di osteointegrazione. Va anche sottolineato che tutti i trattamenti vengono effettuati rispettando rigorosi protocolli e processi mediante l’utilizzo di tecnologie che garantiscono l’omogeneità delle superfici ideali con la certezza di ripetibilità e mantenimento nel tempo.
Il trattamento al plasma di argon
Il plasma di Argon è stato identificato come lo strumento di pulizia ideale perché non reagisce chimicamente con il materiale del dispositivo e, allo stesso tempo, risulta molto efficace nella rimozione dei contaminanti presenti sulle superfici implantari.
Nello specifico, il gas Argon viene opportunamente introdotto all’interno di un reattore posto in una camera bianca classe ISO6, per evitare così ogni possibile inquinamento ambientale, e successivamente viene trasformato in plasma. Esso è costituito di ioni di gas pesanti che vengono bombardati sulla superficie dell’impianto e la sua azione pulente si concretizza appunto sfruttando l’energia di impatto delle sue particelle con gli eventuali contaminanti organici. In questo modo si evita qualsiasi contatto con solventi.
Per il controllo finale dell’efficacia del processo, vengono utilizzate tecniche di analisi avanzate e specifiche per la superficie delle viti implantari, in particolare viene effettuata una spettroscopia fotoelettronica a raggi X (XPS o ESCA), indicata soprattutto per superfici ruvide.
Questo tipo di analisi fornisce informazioni sulla composizione chimica di tipo qualitativo e quantitativo dei primi nanometri del materiale di superficie, quindi degli strati che più direttamente entrano in contatto con il tessuto osseo.
Valutazione della topografia superficiale degli impianti Profile1® con tecnica “BioActive”
Lo scopo di questo lavoro è stato la valutazione della morfologia superficiale ottenuta a seguito del trattamento di impianti Profile1® mediante processo di doppio trattamento con acidi.
Materiali e metodi
La morfologia superficiale degli impianti Profile1® è valutata mediante osservazione al microscopio elettronico a scansione (SEM). La valutazione quantitativa della rugosità è stata effettuata grazie all’utilizzo di un rugosimetro corredato di software per l’elaborazione dei dati che consente di trasformare in dato tridimensionale l’immagine SEM convenzionale.